Domani, probabilmente mentre voi starete leggendo questo articolo, farò un’esperienza di chef a domicilio a casa di un’amica 🙂 ovviamente non è nulla di professionale, ma credo proprio che mi starò divertendo come una matta.. Il menù? Questa volta cuciniamo pugliese. Cucina povera, di strada, che è quella che ci piace di più.
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Quello di oggi non è un dolce di alta cucina, ma un dessert (o una merenda) di altri tempi, con ingredienti semplici e un sapore “antico”.
È una ricetta della mia bisnonna, poi caduta nel dimenticatoio poi ripescata da un vecchio libricino di cucina.
Per apprezzare questo dolce bisogna amare, appunto, le cose semplici perché due sono i sapori che si fondono, il sapore delle pesche e il sapore della mousse al cioccolato. E gli ingredienti sono alcune tra quelle cose che in campagna, all’inizio del secolo scorso, erano alla portata di tutti: latte, zucchero, farina e, straordinariamente, cacao amaro. Io ho diminuito leggermente la quantità di zucchero e sostituito il latte con quello di soia. Liberi di usare il tipo di latte che preferite.
- 6 pesche sciroppate (12 mezze) con 800 ml di sciroppo
- 500 ml di latte (io di soia)
- 4 cucchiai di cacao amaro setacciato
- 6 farina setacciata
- 3 zucchero
- Mettete in una pentola senza coperchio le pesche col loro sciroppo e portate a ebollizione. Dopo 10 minuti togliete le pesche e continuate a far restringere lo sciroppo a fiamma media per altri 10 minuti.
- Spegnete il fuoco e fate raffreddare (sempre senza coperchio).
- Fate scaldare il latte senza che arrivi al bollore. Quindi scioglieteci 3 cucchiai di zucchero.
- Aggiungete mescolando 4 cucchiai di cacao amaro setacciato e 6 cucchiai di farina setacciata.
- Continuate a girare per 5 minuti a fuoco medio, senza che arrivi mai a ebollizione.
- Componete le coppe (o il piatto da portata) mettendo sul fondo le pesche e lo sciroppo sul fondo suddividendolo equamente. Poi aggiungete anche il cioccolato.
- Fate raffreddare in frigorifero e servite ben freddo.
Vi saluto, vi auguro una buonissima settimana, soprattutto se state tornando al lavoro 😀 (io, da martedì, faccio parte di questa categoria)
A presto amici!
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