Siamo a domenica.. e indovinate un po’.. nevica! -.-” oggi tenterò di fare una passeggiata in centro con qualche amico anche se i fiocchi continuano a cadere. Il problema è che non sono attrezzata, non ho nemmeno un paio di guanti! Che poi a dirla tutta sono profondamente addolorata anche per un altro motivo.. Non so se sapete ma qui a Cesena ci avevano promesso che sarebbero intervenuti i figoni dell’esercito, io non ho ancora visto nessuno..! Ero già pronta e in assetto per far saltare la luce e per chiedere il pronto intervento, ma niente, ohimè.. Mi accontenterò dei pinguini.. (ovviamente scherzo)..
Mettiamola così, finchè ho il blog e voi che mi fate compagnia non mi serve altro;)
Allora, parlando di cose serie, mi è arrivato questo premio da
George (grazie caro).
Devo dire sette cose di me. L’avevo fatto tempo fa parlando di sette persone che fanno parte della mia vita, visto che non ho molto da fare mi presto anche a questa versione del giochino…
1. A volte vorrei essere una persona un po’ più
semplice. Le persone semplici difficilmente sono sole. E si capiscono in fretta. Quelle come me invece si agitano e fanno tante cose, ma non sempre vengono capite.
2. Amo il mio corpo e lo uso. Ma cerco anche di rispettarlo il più possibile.
3. Sono una persona indecisa. Difficilmente una scelta mi convince al 100%.
4. Cerco più possibile di avere una mentalità flessibile perchè sono convinta che la rigidità sia la chiave per l’involuzione.
5. Sono convinta che per cambiare le cose in meglio bisogna credere nelle idee prima di
tutto, poi si può decidere se affidarsi a un Dio. Se si ha un’etica
solida credere in Dio o no non è il fattore determinante (e io sono cattolica).
6. Non sopporto i furbetti
che arraffano sulle spalle di qualcuno e quelli che vogliono
far credere che quella è la strada. Sono persone arroganti che fanno
male alla società.
7. Tendo a circondarmi di persone che mi fanno ridere e divertire. Penso che una risata sia la miglior cura per tutti i mali e che il divertimento non sia mai tempo sprecato.
A chi lo passo questo premio? Humm.. le mie blogghine ce l’hanno già tutte, provo a premiare quelle che non ho nominato l’altra volta. Ovvero Vale di
Chiodo di Garofano e Benny di
Fashion Flavors. Con massima libertà di rompere la catena.
Ombretta tempo fa aveva postato l’ovetto in camicia, che effettivamente non è semplicissimo da fare e mi sono presa a cuore questa sfida. Non mangio molte uova perchè le digerisco male (il mio stomaco non lo capisco molto a dire la verità) però una volta ogni tanto l’ovetto fatto in modo leggero me lo concedo.
Potete trovare quello di Ombretta
qui . Io invece vi scrivo la versione con le mie variazioni. Non è alta cucina, ma anche queste nozioni possono essere utili.
Ingredienti:
1 uovo
un goccio di aceto
1 fetta di pane
pesto alla genovese
un cucchiaio di olive verdi snocciolate
mezzo cucchiaio di capperi in salamoia
pepe
Mettete in un pentolino un po’ d’acqua con un goccio di aceto e portatela a ebollizione.
Tritate i capperi e le olive e mischiateli a un cucchiaio di pesto. Spalmate questo trito sul pane e tostatelo in forno per qualche minuto. Rompete l’uovo e mettetelo in una ciotola. Create con una forchetta un vortice nel pentolino con l’acqua bollente e versateci l’uovo. Fate cuocere per un paio di minuti.
Trascorso questo tempo mettete l’uovo sulla fetta di pane e spolveratelo col pepe.
Vi mando un saluto da parte dei pinguini sperando in giorni migliori!
A presto!
Lascia un commento