Buongiorno!
Nell’ultimo week end passato a Torino riflettevo sul fatto che da un po’ di tempo a questa parte ho preso l’abitudine di parlare meno di me sul blog. Non è una novità. Più di tutto credo che il motivo sia che questo ultimo periodo è stato incerto e la paura di sbilanciarmi troppo era sempre dietro l’angolo.
Non so ancora benissimo cosa voglio e vado per tentativi. Quest’anno sono stata un po’ architetto, un po’ modella, molto blogger, un po’ scrittrice, un pochino pittrice. So che amo il mondo del food e che mi piace ogni cosa di lui. So che ogni esperienza che ho fatto, ogni studio, ogni apprendimento non è stupida. E questo mi basta per ora.
Presente la frase “impara l’arte e mettila da parte”? Ecco, per me non c’è stupidaggine più grande, perché mettere da parte? A che serve? Io credo che l’abilità stia proprio in questo, nell’essere una blogger che ha studiato al liceo artistico, nell’essere una che cucina, che però è anche un architetto, di essere una “modella” con nozioni di fotografia. Questo non significa che mi riesca alla perfezione tutto quello che faccio, capiamoci, però aiuta.
Aiuta il non essere settoriale, perché fa sì che ogni persona sia unica nel suo genere. E speciale.
Quest’estate sarò una cosa diversa ancora, ma dal momento che non è ancora certo al 100% la scaramanzia vuole che ne parli a cose fatte 🙂
Vi lascio una torta che per me ha un significato molto importante. La faceva mia nonna, emiliana, quando ancora aveva tanta energia e tanta voglia di cucinare. Che piatti meravigliosi che preparava! Quella che ho fatto io è la sua ricetta anche se il sapore, ovviamente, non è identico. Ho messo un po’ meno zucchero e un po’ meno burro, le torte negli anni ’60 ne erano davvero troppo ricche!
- PER LA FROLLA:
- 250 g di farina
- 100 g di zucchero
- 100 g di burro a temperatura ambiente
- 1 uovo
- un pizzico di sale
- un cucchiaino raso di lievito
- PER LA FINITURA:
- taglioline fini (2 uova+200 g di farina) oppure 250 g di tagliatelline all’uovo scottate pochi istanti in acqua bollente
- 150 g di burro
- 200 g di mandorle tritate
- buccia grattugiata di un limone
- 200 g di liquore (120 g di liquore all’anice + 80 g di rum)
- 200 g di zucchero
- Prepariamo la frolla.
- Impastiamo il burro con lo zucchero con le fruste elettriche. Aggiungiamo poi l’uovo, la farina, il lievito e il pizzico di sale. Finiamo di impastare a mano fino a che la pasta sarà ben omogenea. Copriamo con la pellicola e facciamo riposare in frigorifero. Meglio se almeno un paio d’ore.
- Foderiamo la tortiera di carta forno. Stendiamo la frolla con un matterello e la mettiamo nella teglia, io ho alzato un po’ i bordi.
- Mettiamo il ripieno facendo gli strati della finitura e alternandoli in questo modo:
- tagliatelle
- mandorle
- burro
- zucchero
- buccia di limone
- Alla fine terminiamo con uno strato di zucchero, bagnamo tutto col liquore tenendone da parte quattro cucchiai che ci serviranno a cottura ultimata.
- Inforniamo a forno statico a 180° per 40 minuti.
- Sforniamo, lasciamo intiepidire e bagnamo col liquore rimasto.
E per il vino….
Per un dolce ci deve essere sempre un abbinamento di concordanza quindi un vino dolce…
Per questa torta ci vuole un Passito di buona struttura, dal gusto equilibrato, pieno, avvolgente e fresco!
un Verdicchio passito delle marche 85% di verdicchio e un 15% di altre bacche marchigiane.
O un Passito del rospo, è un taglio di Malvasia eTrebbiano, toscano della zona di San Casciano.
A presto amici!
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