Questo mese l’appuntamento con la ricetta di Stefania dell’MTC è stato particolare. Mi piace molto preparare torte e, in questo caso, si è affrontata una torta di pasticceria americana. Armata di lista della spesa ho fatto un giro per Cesena per vedere un po’ cosa si trovava nei negozi bio, soprattutto per le farine elencate in ricetta. Ho scoperto che la fecola ce l’avevo già a casa (mai aperta, wow), ho comprato quella di riso (impalpabile, come da ricetta), mentre quella di tapioca non l’ho trovata, mi han detto che è una farina che si conserva per poco tempo, quindi ho ripiegato sulla maizena (anche quella c’era già a casa, doppio wow!).
Tutto questo perchè ci stiamo cimentando in una cosa bellissima, ovvero la preparazione di un dolce per una persona celiaca. Per me è stata la prima volta, non conosco delle persone con questo “problema”, ma ora ho capito delle cose in più.
In più ho comprato anche il colorante rosso in polvere, da aggiungere all’impasto. A fine ricetta le scodelle tutte schizzate di rosso e sparse un po’ per tutta la cucina davano alla stanza un effetto molto Stephen King (uno scenario ibrido tra Shining e Misery non deve morire..).
Anche se ci è stata data libertà nella farcia, proprio per il fatto che non mi sento sicurissima in questo campo, sono stata abbastanza fedele alla crema che ha usato anche Stefania, alleggerendola un po’. So che questa scelta non è particolarmente estrosa o di carattere, ma ho utilizzato l’occasione per imparare e mi sono divertita e questo è più che soddisfacente. Poi il mio tocco l’ho dato, coi miei amati frutti di bosco:)
Ho usato uno stampo un po’ più grande, di 24 cm di diametro e anche per questo motivo è più bassa della ricetta originale. Anche se nelle indicazioni c’era scritto che con questo spessore sarebbe stato difficile tagliarla orizzontale, io, previa conservazione in frigorifero delle basi per una notte, ci ho voluto provare lo stesso e ci sono riuscita. Per cui i miei strati di farcitura sono tre! Vi assicuro che il sapore è ottimo e la torta bella “spugnosa”.
Ci sono alcuni aspetti della pasticceria americana che sono molto interessanti. Ossia la voglia di stupire, la grandezza, l’uso del colore, l’ambizione per la decorazione. Avete presente il film della Disney con Hayley Mills “Il Segreto di Pollyanna“? C’è una scena, quella della fiera, dove la piccola Pollyanna gira tra i banchetti e mangia qualunque cosa (sti americani senza fondo!). Pannocchie tostate, cocomero, mele candite, poi passa vicino a queste torte, giganti e a strati. Da piccolina le guardavo e sognavo di tuffarmici sopra. E quelle fette enormi… che meraviglia…
Quando mia mamma ha visto in foto la torta di Stefania dell’MTC il suo commento è stato: “la torta di Pollyanna!!!” (a casa Tantocaruccia siamo molto Disneyani).
Quindi in qualche modo ho realizzato un sogno di bambina, certo non mi ci sono tuffata sopra (però sarebbe stato bello..), ma ho potuto sperimentarne il sapore, di una torta americana e in più senza glutine.
Mi piace ricordare che, anche per chi lo tollera, evitarlo di tanto in tanto non è assolutamente un male, non è vero?
Ora andiamo diretti alla ricetta. Oggi con i video mi voglio sprecare e ve ne consiglio uno, quasi a doc, per accompagnarvi nella lettura (ci sono mille canzoni che la potrebbero accompagnare in realtà! Ma se c’è pie nel titolo, significa che è proprio adatta!).
Vi copio-incollo quella di Stefania, per la base seguita passo passo, con tanto di indicazioni e marche per una ricetta veramente gluten-free .
160 gr di farina di riso sottilissima tipo amido (Le Farine Magiche Lo Conte, Pedon, Rebecchi)
60 gr di fecola (Cleca, Pedon, La Dolciaria, Sma & Auchan)
30 gr di farina di tapioca (che potete sostituire con Maizena)
1/2 cucchiaino da tè di sale
8 gr cacao amaro (Venchi, Easyglut, Pedon, Olandese)
110 gr burro non salato a temperatura ambiente
300 gr di zucchero
3 uova medie (io uso quelle bio codice 0, ma non è rilevante ai fini della celiachia)
1 cucchiaino da caffè di estratto vaniglia bourbon (o i semi di una bacca, ma non usate la vanillina)
240 ml di buttermilk (se lo trovate già pronto, altrimenti la ricetta in fondo al post)
1 cucchiaio di colorante rosso (Rebecchi e Loconte)
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaino da tè di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino da tè di sale
8 gr cacao amaro (Venchi, Easyglut, Pedon, Olandese)
110 gr burro non salato a temperatura ambiente
300 gr di zucchero
3 uova medie (io uso quelle bio codice 0, ma non è rilevante ai fini della celiachia)
1 cucchiaino da caffè di estratto vaniglia bourbon (o i semi di una bacca, ma non usate la vanillina)
240 ml di buttermilk (se lo trovate già pronto, altrimenti la ricetta in fondo al post)
1 cucchiaio di colorante rosso (Rebecchi e Loconte)
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaino da tè di bicarbonato di sodio
Pre-riscaldate il forno a 175°C.
In un recipiente mescolate le farine, il sale, il cacao. In un altro recipiente, sbattete il burro per 2-3 minuti, finché sarà soffice e poi aggiungete lo zucchero e sbattete per altri 3 minuti.
Aggiungete le uova, una alla volta, sbattendo 30 secondi dopo ogni aggiunta.
Mescolate il colorante al buttermilk e quindi versate poco per volta al composto di burro, alternando le polveri al buttermilk. Possibilmente iniziate e finite con la farina. Aggiungete anche la vaniglia e mescolate.
In una tazzina (capiente) mescolate il bicarbonato all’aceto bianco, facendo attenzione a versarlo subito nell’impasto (altrimenti ve lo troverete per tutta la cucina) e incorporatelo bene con una spatola.
Imburrate due teglie da 20 cm (io da 24 cm) e spolverizzate con farina di riso. Fate cuocere per 40/45 minuti, o finché non vedete che è cotto (con il trucchetto dello stuzzicadenti!)
Lasciate raffreddare la torta dentro la teglia (potete usarne anche una in silicone, ma è meglio usare la carta forno per evitare contaminazioni) per 10 minuti. Poi toglietela dalla teglia e lasciatela raffreddare, quindi fasciatela nella pellicola trasparente. Fatela riposare in frigo per diverse ore (io l’ho lasciata tutta la notte). In questa maniera sarà più facile da tagliare senza che si sbricioli e sarà più semplice mettere la farcitura. Non spaventatevi se vi sembra troppo dura, perché a temperatura ambiente tornerà morbidissima.
Questa è la ricetta base, a questa si possono aggiungere infiniti sapori. Si può conservare in frigo in un contenitore ermetico e riutilizzare quando se ne ha bisogno.
Riprendo la parola io per darvi la ricetta della mia farcia e la mia guarnizione:
Ingredienti:
450 g di formaggio spalmabile tipo Philadelphia
280 g di zucchero a velo (io ho usato quello semolato tritato finemente, non mi fa impazzire quello vanigliato)
scorza di un limone bio grattugiata
250 g di frutti di bosco surgelati
Prepariamo la crema sbattendo il formaggio con lo zucchero e aggiungiamo anche la buccia grattata. Gli ingredienti si devono omogeneizzare perfettamente.
Riprendiamo la nostra base e ognuna la tagliamo in due orizzontalmente in modo da ottenerne 4.
Spalmiamo ogni strato con circa 2-3 cucchiai della nostra crema (in modo da ottenere, quindi, 3 strati). Copriamo completamente la torta, anche i bordi per ottenere un effetto total-white. Orniamo la cake con i frutti di bosco. Conserviamo in frigorifero per un paio d’ore prima di servire (il tempo che i frutti di bosco si scongelino e rilascino un po’ del loro succo).
Ai fini di questo post vi copio-incollo anche la ricetta del buttermilk (o latticello) fermentato, un preparato molto usato nella cucina americana, necessario per preparare questa torta. Da preparare con alcune ore di anticipo perchè abbia il tempo di fermentare.
Latticello o buttermilk
* 400 ml panna fresca (non zuccherata, senza aromi, stabilizzanti e coloranti aggiunti)
* 2 cucchiai di yogurt magro (per fare fermentare il latticello)
Strumenti:
* Planetaria o sbattitore
* Panno di lino bianco pulito
Montare la panna con la planetaria o con uno sbattitore, inizialmente al minimo, per poi aumentare gradatamente fino a raggiungere la massima velocità, come se si dovesse preparare la panna montata, con la differenza che quando sarà montata non ci si dovrà fermare, ma farla “impazzire”. Inizialmente la panna monterà a neve ferma, continuare a frullare, la panna diventerà grumosa e poi inizierà a separarsi in una parte liquida (il latticello) e una parte solida (il burro).
(Inutile dire che a far impazzire tutta quella bella panna morbida mi si è spezzato il cuore a metà).
Consiglio di coprire la ciotola dello sbattitore perché quando il burro e il latticello iniziano a separarsi la frusta schizza ovunque. Dopo circa 15 minuti, quando il burro rimane impigliato nella frusta lasciando sul fondo della ciotola tutto il liquido, si può procedere con la scolatura.
Disporre il burro in un panno pulito, stringerlo a palla e strizzarlo dentro ad una ciotola (il liquido colato può essere aggiunto al restante latticello). Cercare di eliminare più liquido possibile per garantire una conservazione più duratura al burro.
Quando non gocciola più, sciacquarlo sotto l’acqua corrente fredda per eliminare ogni residuo di siero. Lavorare energicamente la massa di burro con le mani bagnate su un piano di lavoro umido come se si stesse impastando il pane. Dare al burro la forma desiderata servendosi di uno stampo e far rassodare in frigorifero.
Filtrare il latticello, versarlo in un vaso e riporlo in frigorifero. Se invece si desidera farlo fermentare, aggiungere due cucchiai di yogurt magro, mischiare bene, chiudere il vaso con della pellicola e lasciare fermentare tutta la notte a temperatura ambiente (circa 25°, in inverno si può mettere avvolto in una coperta di lana in una zona calda della casa).
N.B. per ottenere la quantità di latticello prevista per la ricetta della sfida, usate 500 ml di panna.
Con questa ricetta partecipo all’MTChallenge di febbraio:
Nella sfida c’era un’altra sfida, ossia quella di cucinare con i tacchi a spillo. Ora, care ragazze dell’MTC, io ci metto tanta buona volontà, ma c’è una cosa importante che dovete sapere. Ossia che dietro Tantocaruccia c’è Claudia, una ragazza, sì tanto caruccia, ma anche alta 181 cm. E che con 12 cm di tacco diventa 193 cm. Nessun problema apparente se non fosse che per cucinare da un’altezza così dovrei stare costantemente piegata più o meno a 90°, soluzione scomoda, oltre che molto dolorosa per la mia schiena già non in ottimo stato. Non me ne vogliate allora se la red velvet è stata cucinata con i piedi per terra, con delle adorabili pantofoline con i gatti e che quindi, per questa volta, mi prendo il banner dei maschietti^.^
A presto!
61 Comments
Ely
11 Febbraio 2013 at 16:22Ahahah mi hai fatto morire coi tacchi! 😀 Ma tu li hai messi all'animo, di la verità.. che quello è sempre altissimo e ti rende bella come sei!! 😀 Tesoro, la tua torta red velvet è adorabile.. semplicemente uno spettacolo. Adoro i frutti di bosco ed è anche senza glutine!! La ricordo anche io Pollyanna! 😀 Come dimenticare quei ben di Dio?? Ahah.. da piccoli si sognava un sacco.. Un abbraccio e un bacione. La ricetta del buttermilk la tengo beeeeen presente 😉
lacuisinetresjolie
12 Febbraio 2013 at 23:40Grazie Ely!!! Sei tu un tesoro!
eres
11 Febbraio 2013 at 16:31mamma miaaaaa. anche io vorrei tanto tuffarmi nella torta di pollyanna.che sembra un pò d plastica in verità, ma mi da anche l'impressione di una gran porcata!!!! *_*
lacuisinetresjolie
12 Febbraio 2013 at 23:42🙂 giusto, cara eres!
Mammalorita
11 Febbraio 2013 at 16:32bellissimo post e meravigliosa torta!!!!un abbraccio….
Dani
11 Febbraio 2013 at 16:36Se in America c'è un altissima percentuale di obesi un motivo di sarà? Del resto io mi butto sui loro dolci in quelle giornate in cui vedo moooolto nero ed ho bisogna di una botta ESAGERATA si zuccheri 😉
La Red Velvet non ho ancora mai provato a farla in casa, ma non ti nascondo che spesso e volentiari vado a mangiarla con molta gioia in pastoccgeria. Visto quanto la pago a fetta sarebbe il caso che cominciassi a farmela da me 😉
Bacioni
lacuisinetresjolie
12 Febbraio 2013 at 23:50Giusto giusto.. la pasticceria americana bisogna saperla scegliere.. E se ti viene voglia, prova a farla, anche una versione non celiaca se vuoi, vedrai che non è poi troppo difficile;)
m4ry
11 Febbraio 2013 at 16:46Mamma mia..ma che meraviglia…sono andata a vedere il link..che fettine piccole piccole che si mangiavano eh ?? Se mangiassi una fetta di torta così, poi dovrei fare un mese di digiuno ! La tua torta è splendida..e dev'essere stato troppo divertente prepararla ! Un abbraccio :***
lacuisinetresjolie
12 Febbraio 2013 at 23:50Ah! Una fetta un pasto;)
Patty
11 Febbraio 2013 at 17:49Ma allora ti sei già buttata! Velocissimaaaaaaa….io mi domando quando riuscirà a farla sta Velvet ma devo provarci altrimenti Stefania non mi rivolgerà più la parola. Pollyanna me la ricordo anche io che te credi!
Ma la tua torta è immensamente più appetitosa….e adesso però mi vado a leggere il post sul tuo nonno….
Un fortissimo abbraccio, Pat
lacuisinetresjolie
11 Febbraio 2013 at 18:13Ah è un post di Natale.. tipo del 27 dicembre scorso;)
melania
11 Febbraio 2013 at 17:53E di una goduria la tua torta!!!! Carissima…sei sempre molto brava.
Ti abbraccio e a presto
Mary
11 Febbraio 2013 at 18:11Bellissima!!! Buonissima e come sempre bravissima!!!
Ciao e a presto!!!!
Dolcemeringa Ombretta
11 Febbraio 2013 at 18:57Non credo riuscirei a cucinare neanche io con i tacchi:) anche se son bassa 😉
Mamma mia non sai questa red velvet mi ha messo in crisi zero idee…
Invece tu dei stata davvero brava ed e' uno spettacolo!!!
Baci cara:)
lacuisinetresjolie
12 Febbraio 2013 at 23:52La mia Ombry è molto normale invece, abbastanza aderente anche a quella di Stefania.. Non conto di vincere, in realtà non ci spero mai, il livello è sempre molto alto:) ma continua a piacermi partecipare e mi emoziona:)
renata
11 Febbraio 2013 at 20:12Ahahah
Tesoro certo che hai fatto bene…Anche se cucinare con i tacchi a spillo ha un suo fascino….
Complimenti per la torta!!!!!!
Sei stata brava…brava in tutto
nella determinazione nel cercare gli ingredienti,nella preparazione del latticello…Insomma nel creare davvero un grande capolavoro!!!!!
Ma sai che quel film mi manca….Devo assolutamente cercarlo per vederlo con i bimbi
Un bacio e buona settimana
lacuisinetresjolie
12 Febbraio 2013 at 23:53Sì sì lo so che tu sei un'esperta della cucina sui tacchi;)
grazie di tutto! Se hai modo guardalo Pollyanna, vedrai che ai bimbi piacerà tanto:)
Valentina
11 Febbraio 2013 at 20:21Ciao Cla! 🙂 Bellissima questa red velvet, senza glutine poi, che bello! 🙂 Anche io ce l'ho in preparazione, diciamo così, versione classica… vediamo che ne esce 😉 Complimenti e un abbraccio forte forte, buona serata! :** P.s.: ricordo quella scena di Pollyanna… ma a me Pollyanna faceva venire sempre da piangere! O_O
lacuisinetresjolie
12 Febbraio 2013 at 23:53vero vero.. Pollyanna è anche un po' triste.. come tante storie di quegli anni!
Grazie:*
Ely Valsecchi
11 Febbraio 2013 at 20:33Caspita che meraviglia!!!!!!!!!!!!!!!!!! Un procedimento lungo e tu hai spiegato benissimo ogni particolare, e poi è pure gluten free 🙂 E io adoro Pollyanna!!!! Baci
lacuisinetresjolie
12 Febbraio 2013 at 23:54Grazieee
Tina/Dulcis in fundo
11 Febbraio 2013 at 20:38ahahahah mi hai fatto ridere tanto,sei troppo carina Cla….bellissima la tua cake e wowwwww che fotoooo…in bocca al lupo *:*
Alessandra Gennaro
11 Febbraio 2013 at 20:41In un solo post, hai citato tre momenti importanti della mia vita. Don Mc Leod è stato la colonna sonora del mio viaggio di nozze,sono una fan sfegatata di Stephen King e ritengo Polly Anna la principale responsabile dell'ingiustificato ottimismo con cui mi alzo dal letto ogni mattina.
Ovvio che mi senta in debito con te: ma forse posso contraccambiare… perchè se dai un'occhiata all'mtc blog, con oggi abbiamo inaugurato una layer cakes parade, con tutte le principali torte a strati americane, in versione originale e gluten free. E pure facilissime da preparare, per inciso…
Passando alla tua torta, me lo dici come hai fatto, a tagliare la torta??? perchè anch'io l'ho preparata in due teglie da 24 cm e più che sovrapporle l'una sull'altra non ho fatto! e le differenze si vedono ad occhio nudo. Fral'altro, questa è una torta in cui più lo strato di pasta è sottile, meglio si apprezza l'assaggio finale. Bella la crema, belli e buoni i frutti di bosco… insomma, brava, brava, brava! e grazie per aver partecipato con questo spirito, anche stavolta!
lacuisinetresjolie
12 Febbraio 2013 at 23:57Uhh ma grazie Alessandra! Che bello vedere che condividiamo delle cose.. Sai che ho intravisto le layer cake e ho pensato subito fosse una cosa interessantissima? Vado a vedere al più presto e spero proprio di farne!
Per tagliare la torta ci vuole una buona manina e soprattutto un buon coltello affilato! Comunque è vero che più gli strati sono imbevuti di cremina più è buona:)
grazie a voi dell'occasione!
Claudia
11 Febbraio 2013 at 21:50noo Pollyanna! me la ricordo quella scena e mi è rimasta stampata in mente la torta al cioccolato!!! questa red velvet mi sembra uno spettacolo di cremosità, cosa darei per un assaggio, ti è venuta benissimo e i frutti rossi si intonsano perfettamente al tutto! baci!
lacuisinetresjolie
12 Febbraio 2013 at 23:58grazie cla!
George
11 Febbraio 2013 at 23:38Shining e Misery non deve morire è vero, i colori sono quelli, bianco della neve, rosso del sangue … paura! Pero me la magno lo stesso la torta , gnam, ganm…
lacuisinetresjolie
12 Febbraio 2013 at 23:59Vero vero.. Poi io di Misery ho sempre in testa la parte in cui lui esce dalla sua stanza e trova tutta la sala incasinata e con dei resti di marmellata sparsa, rossa per l'appunto.. Poi va bè c'è tanto sangue anche qui, oltre che in Shining (adoro Misery comunque!;)
George
13 Febbraio 2013 at 0:59Pure io adoro … ma oggi è IL NO CAPTHCA DAY… unisciti a noi, che aspetti?
Loredana
12 Febbraio 2013 at 6:03Scusami cara, ma da oggi in poi ti chiamerà Sua Altezza : un metro e ottantuno??? Fantastico!
Comunque la tua red velvet è del colore giusto, la farcia è perfetta e anche i frutti di bosco ci stanno divinamente, Pollyanna ha traviato anche me, dopo averlo letto da bambina niente è stato più uguale, per fortuna 😀
buona giornata
lacuisinetresjolie
13 Febbraio 2013 at 0:22Ahah, carina Loredana:) grazie di tutto! Io ho visto il film, dopo leggere il libro non aveva più senso!
:**
sara non sapeva cucinare
12 Febbraio 2013 at 8:50ma lo sai che non la ricordo proprio quella scena di Pollyanna? devo andare a rivedermela.. cmq anch'io da piccola me le sognavo di notte torte così, ora preferisco un altro genere ma provarla almeno una volta mi piacerebbe 🙂 vero che me ne mandi una fettina? *_* ti è venuta proprio bellissima, mi piace così leggermente più bassa del solito.. e poi tutta rossa! che buona!
baci
lacuisinetresjolie
13 Febbraio 2013 at 0:23Grazie saraaaa.. Io ogni tanto me li guardo questi film degli anni 60 o anche prima, sono bellissimi sencondo me e rimandano a mondi magici:)
:*
Mile
12 Febbraio 2013 at 8:56oh mamma 🙂 sei altissima!!!
e davvero non hai bisogno dei tacchi 😀
mi piace un sacco la tua red velvet, sai? invita proprio al…morso!!!
un abbraccio
lacuisinetresjolie
13 Febbraio 2013 at 0:27Grazieee, ricambio l'abbraccio!
Claudia
12 Febbraio 2013 at 10:39Mi piace.. l'ho vista spesso.. ma so che mai mi cimenterò.. è troppo laboriosa per me..a nche se il risultato ripaga! T'è venuta proprio bella e golosa! smackkk
lacuisinetresjolie
13 Febbraio 2013 at 0:29Nemmeno troppo Cla.. Le basi sono torte normalissime che si possono fare il giorno prima.. Le creme sono veloci.. per una buona occasione magari, che a cucinare siamo tutti più motivati:)
:*
Roberta - Pupaccena
12 Febbraio 2013 at 11:34Carissima Claudia… comincio dalla fine… appena ho visto i due banner ho pensato subito che avrei usato "l'altro"! Io sono più bassina di te, solo 1,75(quasi)… però ammazza se "figuro" alta! quindi appena metto i tacchi svetto come l'Himalaya – con grande rosicamento dell'omo siculo bassotto che si finge alto mentendo sui cm! – e mi prendono le vertigini! Quindi nella mia vita tacchi pochini…. figurati se posso montarci su per farcire a quadruplo strato!
E ora risalgo su per le cose importanti ^_^ la torta ti è riuscita benissimo, una vera prova di "sartoria!" superata con lode, menzione e pubblicazione della tesi e con una farcia slurposissima e allegra.
E poi nel tuo post ho trovato anche delle dritte utili come quelle sul latticello…. ovviamente anche stavolta io devo ancora cominciare e arriverò all'ultimo minuto (letteralmente!), ma ne farò tesoro.
Ti abbraccio :***
roberta
lacuisinetresjolie
13 Febbraio 2013 at 18:48Lo so che sei rock anche tu Roby (per il banner dico!).. bè sei piuttosto alta anche tu, caspita! Ho imparato che tutti gli uomini mentono sui cm.. quando misuri 181 lo si può ben constatare..
grazie per i complimenti!!! Le dritte per il latticello io poi le ho trovate direttamente sul blog dell'MTChallenge;)
ricambio l'abbraccio:**
Bietolin@
12 Febbraio 2013 at 12:55ma sei stata bravissimissima!
Questa red velvet è favolosa, con tutti quei bei fruttini poi!
Sei stata proprio super ed hai fatto bene a restare coi piedi per terra…non so da te, ma da i mobili ed i piani della cucina sono già abbastanza bassi, vista la tua altezza aggiungendo anche i tacchi ti saresti scancagnata di brutto!!!
Complimenti davvero!!
lacuisinetresjolie
13 Febbraio 2013 at 18:49🙂 eh sì Carly.. questa è la maledizione di essere una giraffa..
fantasie
12 Febbraio 2013 at 16:23Sei alta 1,81??? Ahhhhhh!!! Allora a te te li impedisco i tacchi, cioè nemmeno con i tacchi 20 riuscirei a raggiungerti!!!
detto questo, e Alessandra sa benissimo quanto le impedisca di portare anche un tacco 1, quando ci incontriamo, passiamo alla torta: si vede benissimo che ti è venuta strepitosa,, morbida morbida proprio come doveva venire e pure il latticello e il burro, insomma sei extra, punto!
lacuisinetresjolie
13 Febbraio 2013 at 18:49🙂 grazie carissima, è un vero piacere!
lalexa
12 Febbraio 2013 at 17:34ma cacchio.ma sei stata bravissima.ogni volta mi riprometto di partecipar all mtc ma per un motivo o per un altro non riesco..mi sa che anche stavolta rinuncio ..mi uscirebbe una red merdet..passami il termine ma con le torte sono negata!la tua è magnifica..ci si commuove solo a guardarl!bacione grande
lacuisinetresjolie
13 Febbraio 2013 at 18:51sì sì.. bè è un bell'impegno, considerato che è per tutto l'anno.. a me però piace tanto, poi imparo molto!
:*
Artù
13 Febbraio 2013 at 10:55la stima che ripongo nelle persone che partecipano a questo tipo di sfida è davvero notevole….ti metto sul piedistallo, anche se ci stai un pò troppo alta….non me ne volere ma te lo meriti davvero!!!
chapeau
lacuisinetresjolie
13 Febbraio 2013 at 19:07Grazie Artù, sei proprio carina!
:**
Cristina
13 Febbraio 2013 at 13:36Che meraviglia questo dolce… Prima o poi lo devo fare anche io. Questi colori sono splendidi!
lacuisinetresjolie
13 Febbraio 2013 at 19:10Sì sì.. bè queste sono le magie del colorante per alimenti..;) ma anche il sapore merita!
speedy70
13 Febbraio 2013 at 14:20Quanto mi piace questa golosa torta, e tu sei stata davvero bravissima a trasformarla, complimenti!!!!
Giovanna
13 Febbraio 2013 at 18:16Ma che bello il banner dei maschietti! E che meraviglia la tua velvet! E' bellissima e immagino quanto sia buona.
Anch'io ho visto il film Pollyanna! 🙂
Un bacio
Semplicemente Buono
13 Febbraio 2013 at 21:00Brava davvero, dobbiamo provare anche noi a preparare la red Velvet, incrociamo le dita!
Polly Anna è unica! Io adoravo il cartone animato, perché c'è sempre un motivo per essere felici, no?
A presto!
Eleonora
14 Febbraio 2013 at 16:16invitantissima!! è proprio vero, le torte a strati dei cartoni hanno fatto sognare anche me da piccola: sarà per questo che le mie torte decorate sono sempre più alte? 🙂
AnnaPaulaB
14 Febbraio 2013 at 18:06Magnifica ;-)…
e non aggiungo altro
lacuisinetresjolie
14 Febbraio 2013 at 21:24Grazie ragazze <3
simona
14 Febbraio 2013 at 22:09tesoro sei stata bravissima! esecuzione perfetta poi la red è una torta che amo e questa versione gluten free è perfetta,l'aggiunta dei frutti di bosco mi piace da morire li adoro ! risultato davvero splendido!!! ps 181 cm? ammazza figlia mia!! io invece per raggiungere le vette sono ormai integrata con i miei tacchi 12 cm 😀 ti abbraccio cara buona notte:**
Federica
15 Febbraio 2013 at 6:41Guarda se proprio vuoi, una decina di cm d'altezza li accetto io molto volentieri così almeno sforo quei 160cm che per un pelo non raggiungo!
Giacchè ci sei…acnhe una fetta della tua fantastica red velvet. Con quella copertura di frutti di bosco è divina :D! Un bacione, buon fine settimana
lacuisinetresjolie
15 Febbraio 2013 at 10:06Grazie Fede! :**
monica
15 Febbraio 2013 at 9:10ahahahhhhh Claudia mi hai fatto morire, waw che fior di ragazza. Maddai con i tacchi dovevate fare la sfida??? che matte, senti questa torta è bellissima, rossa rossa come tradizione vuole. Hai visto quanto è divertente fare i dolci e le torte? continua così che vengo a mangiarli da te! un bacio e ora vado dal plum-cake:) ***mony
lacuisinetresjolie
15 Febbraio 2013 at 10:06Ho visto ho visto.. Ultimamente sforno solo dei dolci.. Ma ormai lo sapete che vado a periodi;):**
Foodlookers
28 Febbraio 2013 at 12:51Cara Claudia, complimenti per il blog, i testi e le fotografie, di alta qualità. Siamo contenti di invitarti a far parte della nostra community.Un nuovo modo di divulgare, condividere e cercare ricette on line: attraverso bellissime immagini food italiane, in un portale da mangiare con gli occhi…
Per noi l'immagine è molto importante e per questo motivo vanno on line soltanto le foto più belle ed il livello dei nostri foodbloggers sale ogni giorno.
Vieni a conoscerci e magari iscrivi il tuo blog a http://www.foodlookers.it
Siamo anche su Facebook : http://www.facebook.com/Foodlookers
Lo staff Foodlookers
il cibo più bello da vedere, la foto più gustosa da mangiare