Passo le mie giornate trotterellando da casa mia al centro città. Prendo una boccata d’aria, leggo le notizie, leggo un libro, leggo i blog. Leggo.
Scrivo e prendo appunti.
Riguardo i miei lavori passati e cerco di capire chi sono.
Questi giorni ho pure gonfiato la bici, ho visto il mare, ho festeggiato la laurea con i parenti (ebbene sì, a distanza di quasi due mesi..).
E sono piena di buoni propositi.
E mangio tanto. Troppo. Se nel periodo di laurea ho perso un sacco di chili, rischio di riprenderli tutti con gli interessi… Ma ho pur sempre gonfiato la bici… 🙂
A proposito di questo, era un po’ che mi mancava infornare torte soffici. Se sfornare una torta è qualcosa che mi rimette perfettamente in pace con me stessa e mi dà enorme soddisfazione, è una materia dove mi sento meno sicura nello sperimentare, quindi, il più delle volte, rimango fedele alle ricette che trovo. Vado più a briglia sciolta col salato, forse perchè la pasticceria, a differenza della cucina, la vedo come una scienza esatta, o quasi…
Questa torta l’ho trovata su un librino di qualche tempo fa di dolci per la merenda, è profumata e i semini di papavero danno quella nota scrocchiarella che non sta per niente male… Da fare con le ultime arance della stagione…
Ingredienti:
300 g di farina
2 cucchiaini di lievito
150 g di burro morbido
225 zucchero
3 uova
un’arancia bio
250 ml di latte
3 cucchiai di semi di papavero
il succo di un limone
100 g di zucchero a velo
Scaldiamo il forno a 160°.
Sbattiamo il burro con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso. Aggiungiamo poi le uova, una alla volta senza smettere di sbattere.
Aggiungiamo poi i semi di papavero, la scorza grattugiata dell’arancia e il succo di una metà. Aggiungiamo poi la farina, il lievito e il latte continuando a mescolare.
Versiamo la pastella nello stampo, o in una tortiera da 24 cm di diametro.
Cuociamo per 45 minuti (vale la prova dello stecchino).
Per creare lo sciroppo, scaldiamo il succo di limone mentre lo mescoliamo allo zucchero, poi, quando toglieremo la tolta dallo stampo, lo coliamo sopra.
A me è piaciuta anche con una fettina di arancia, candita o fresca…
Per questa settimana vi lascio, buon giovedì, buon venerdì e buon week end! a presto!
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