E’ stata un’avventura tosta, ma ce l’ho fatta. La cosa migliore è stata portarla a termine sana e salva perchè, viste tutte le vicissitudini del caso, non avrei potuto chiedere di più.
Come tutti gli MTC questo post è composito di tanti passaggi, avevo quasi pensato di farne più di uno, poi ho pensato che è bello che ci sia tutto qui, a portata di mano!
Dico che sono soddisfatta anche solo di averla portata a termine, questa ricetta, perchè quando ho iniziato ero molto titubante e in corso d’opera ancora di più. Ma andiamo con ordine.
Innanzi tutto ho deciso di usare le sardelle per una Taieddhra di pesce azzurro, economica e relativamente leggera. Pulirle al meglio non è stata un’impresa da poco.. Poi il fumetto di pesce, fatto con le carcasse gentilmente offertemi in pescheria, ma con quell’orata che, dalla pentola, mi guardava fissa negli occhi.. Inquietante? Appena..
E ultimo, ma non meno importante, la scena splatter di io che mi taglio un pollice con la affettatrice (tranquille, il dito è ancora lì) sangue che svolazza, unghie tagliate… una cosa così insomma..
In questa occasione ho avuto la conferma che a me la vista del sangue dà molto fastidio, mista al dolore, al fatto che la mia unghia tagliata non è che fosse proprio bella.. Ecco lo svenimento era lì in agguato e sono stata stesa per una mezz’oretta a gambe in aria prima di continuare con la ricetta. Poi un bel cerotto e si continua, ovviamente.
Potrei trattenermi a lungo a parlare della magnifica cucina del Salento. Alessandra mi viene in mente quando penso al Salento, la mia ex coinquilina per un anno, una di quelle persone che si fanno voler bene, con una genuinità e una semplicità davvero unica nel suo genere. Tutt’ora è la mia compagnetta preferita di bevute ^.^
Ale è l’amica che ha condiviso con me l’appartamento anno scorso. E’ l’amica che fa ingegneria e che affronta gli esami con una leggerezza e una facilità davvero allarmanti, l’amica che ha voglia di fare festa, l’amica con la mamma che cucina qualsiasi cosa benissimo, in particolare i piatti tarantini. E’ l’amica che studia otto ore di fila e dopo non è in grado di formulare una frase di senso compiuto, l’amica che dà, senza aspettarsi niente in cambio, l’amica che non si arrabbia se la trascuri un po’.:)
Questo post è da quando ho visto che si parlava di Salento, che me lo immagino così, perchè, non essendo fatti solo di cervello, ma anche di cuore, la bellezza di certi rapporti penso che sia bene tenerla sempre a mente:)
Ingredienti (per due litri di brodo di pesce)
1 cipolla media
1 carota
1 carcassa di orata
1 gallinella
1 carcassa di molo
5 semi di finocchio
sale grosso q.b.
Il brodo di pesce di può fare con quasi tutti i tipi di pesce (poco consigliato il pesce azzurro, perchè molto forte). A me piace molto fatto con i gusci dei gamberi, anche quello fatto con le carcasse dei pesci sopra elencati è molto buono!
Ingredienti per la Taieddhra (per 3 persone)
20 sarde
1 melanzana piccola
300 g di patate
3 cipollotti
1 pomodoro rosso grosso
40 g di parmigiano reggiano
200 g di riso (io carnaroli)
olio evo, sale
brodo di pesce (circa un litro)
Per prima cosa prepariamo quindi il fumetto. Sciacquiamo i nostri pesci, puliamo le verdure e sbucciamole e mettiamole in una pentola coperte d’acqua. Aggiungiamo anche il sale (io un cucchiaio raso). Portiamo a ebollizione, togliamo la schiumina e facciamo sobbollire per 30 minuti circa. Poi filtriamo e teniamo il brodo da parte.
(Non è inquietante l’orata?)
A questo punto puliamo le sarde. Io mi sono fatta spiegare dal pescivendolo come fare. Se volete potete usare dei guanti ed è consigliabile fare questo lavoro sotto un filo di acqua corrente.
Per prima cosa premiamo con un dito sotto la branchia e stacchiamo la testa (il movimento deve essere deciso). Da qui la apriamo a libro dalla parte della pancia, facendo scorrere un dito dalla parte della testa in giù e togliamo, prima le viscere, poi le lische e la coda (io poi le riesamino con attenzione perchè mi piace che siano completamente senza spine).
Una volta fatto questo, le saliamo leggermente e le mettiamo da parte.
Ora la parola a Cristian per la Taieddhra, con i miei adattamenti:
Preriscaldate il forno a 160°.
Pulite tutte le verdure, sbucciate le patate e i cipollotti, lavate la melanzana e il pomodoro. Tagliate le patate, le melanzane, le cipolle a rondelle molto sottili, dello spessore di circa uno o due millimetri, aiutandovi con una mandolina o un robot da cucina (non con la affettatrice, può essere pericoloso) e mescolatele tutte insieme condendole con un po’ d’olio e sale.
Ungete il fondo della teglia con un po’ d’olio e fate uno strato con metà delle verdure.
Sciacquate velocemente il riso in una scodella piena d’acqua, scolatelo e mettetelo nella teglia sopra lo strato di verdure livellandolo bene, dovrà formare uno strato molto sottile giusto a ricoprire leggermente le verdure, perché durante la cottura gonfierà abbastanza.
Mettete sopra al riso i pomodorini tagliati a pezzettini e quindi le sarde e poi un po’ di brodo.
Spolverate con metà del formaggio grattugiato e fate un altro strato sopra le sarde con le verdure rimaste. Versate ancora un po’ d’acqua nella teglia, in maniera tale che arrivi proprio a filo dell’ultimo strato di verdure.
A questo punto spolverate con il formaggio rimasto e versate ancora un po’ d’olio.
Infornate la teglia e fate cuocere a 160° per un’ora, un’ora e mezza (io anche un’ora e mezza) dipende dal forno, fino a che si sarà formata una bella crosticina dorata in superficie. Eventualmente nell’ultimo quarto d’ora di cottura alzate la temperatura del forno a 200°.
Con questa ricetta partecipo all’MTC di maggio:
Con, più o meno questa faccia:
A presto!!!
P.S. Ultimamente sicuramente riuscirò a postare meno. L’università e il resto mi tengono occupata tante ore al giorno, spero almeno di riuscire a continuare a visitare i vostri blog. Cercherò di mantenere il ritmo di una ricetta a settimana!
59 Comments
valentine
20 Maggio 2013 at 16:32sarà pure splatter, ma questa tua versione della tiella mi piace un sacco e la tua dedica mi ha fatto sorridere e pensare alla mia amica e coinquilina speciale!
buono studio, allora, noi saremo qui ad aspettare le tue ricettine!
v@le
20 Maggio 2013 at 17:08grande clo 😉 nn mi sono mai messa in un piatto cosi difficile 😛
se ci troviamo venerdi per cucinare?
melania
20 Maggio 2013 at 17:19Complimenti per il post!!!!! Bellissima la ricetta e l'amica 🙂
Un bacio
Any
20 Maggio 2013 at 17:21Complimenti, una ricetta completa, buonissima, che io ho conosciuto solo oggi.
Tagliarsi il dito mentre si cucina, diciamo che non è il massimo. Tutto bene, vero?
lacuisinetresjolie
24 Maggio 2013 at 20:01Grazie cara per l'interessamento.. tutto bene, a parte che il taglio si sta ancora rimarginando, ma con calma guarisce!
m4ry
20 Maggio 2013 at 17:47Intenso il tuo post..dita tagliate a parte 😉
Il Salento è magico..e meravigliosi sono i salentini e la loro cultura..non appena posso, mi piace trascorrerci qualche giorno in santa pace 🙂 Ottima interpretazione di un piatto mitico !
Brava bambina 🙂
Baciotti !
lacuisinetresjolie
24 Maggio 2013 at 20:01Grazie Mary!:*
Luisa Piva
20 Maggio 2013 at 18:38salento… ahhh, meraviglia!
povero il tuo ditino.. son cose che succedono dai!!
bellissimo il tuo post.. grazie anche x me lunghe dettagliate spiegazioni sul pesce!!
un abbraccio cara
Michela di beteavon.it
20 Maggio 2013 at 18:53Voglio, voglio, voglio… Ti è mica rimasta una porzioncina? 🙂
Valentina
20 Maggio 2013 at 18:58Ciao Cla 🙂 Sei stata bravissima, anche il dito tagliato… oddio, a me la vista del sangue dà decisamente fastidio… unita al dolore poi, ti capisco benissimo! L'importante è che non sia stato nulla di grave e che il piatto sia riuscito alla grande, complimenti! 🙂 Che bella l'amicizia tra te e Alessandra, bello e profondo l'affetto con cui ne parli 🙂 Anche per me è un periodo super caotico e non riesco a star dietro a tutto… dai, recupereremo 😉 Un abbraccio forte forte, buona settimana 🙂 :**
lacuisinetresjolie
24 Maggio 2013 at 20:10E' vero, fa impressione il sangue.. Un pizzico di sangue poi è una cosa, un taglio di un certo tipo un'altra..
E' fatica ultimamente, molta..
Un abbraccio, Vale:*
renata
20 Maggio 2013 at 19:06ma dai è successo anche a me
e con l'affettatrice il mio rapporto è finito lì
davvero una scena raccapricciante!!!!!!!ahahah
Mi spiace tesoro
ma il risultato c'è!!!!!!!!!!!!!
e TUTTO!!!!!!!!!!!!!!
Ora mi toccherà rifarla perchè troppo gustosa e tu
TROPPO BRAVA
Un grande bacio Claudia
e buona settimana
Complimenti anche per lo smalto!!!!!!!!!!!Very fighissimo!!!!!!!!!!
lacuisinetresjolie
24 Maggio 2013 at 20:12Grazie René… bè io la fettatrice la userò ancora.. ma con moooolta cautela! grazie per il complimento, vero che è bellissimo? 😉
celeste
20 Maggio 2013 at 19:32Bellissimo post cara, immaginavo scena per scena la tua preparazione, il tuo dito tagliato ( che è un'immagine che conosco fin troppo bene, soprattutto quando uso il coltello in ceramica perchè forse a volte lo sottovaluto ), mi sono calata perfettamente nella cucina regionale pugliese 🙂
E poi questo piatto come lo hai descritto tu è un inno all'amicizia, hai scritto parole sante! Quindi tesoro in bocca al lupo per Mtc e un saluto all'orata che ci fissa 😀
lacuisinetresjolie
24 Maggio 2013 at 20:13Grazie Celeste <3
Pensa che qualche giorno mi sono tagliata un altro dito con una scatoletta di tonno.. che astio…
:**
annaferna
20 Maggio 2013 at 20:06anche se questo piatto non ha assolutamente nulla della "tiella" devo convenire che sei da premiare per l'impegno messo nel creare un piatto sicuramente squisito! Che tenerezza leggerti spiegare come pulire le sarde. Per me è così automatico ormai che non mi rendo conto di quante non sappiano ancora come si fa!!
Attenta alle dita che servono tutte!!
fortunata Alessandra ad averti come amica!
bacio
lacuisinetresjolie
26 Maggio 2013 at 9:48vero vero.. sono d'accordo.. ma mi era presa la voglia di sarde!
Starò più attenta le prossime volte!
:*
Ketty Valenti
20 Maggio 2013 at 20:55Quella faccia mi ha fatto proprio ridere…ma tu sei stata brava hai pulito il pesce perfettamente e soprattutto hai confezionato un bellissimo piatto,ci sono tutti i sapori di questo periodo,in bocca al lupo per l'MTC.
Z&C
Chiara Setti
21 Maggio 2013 at 6:02…una ricetta davvero splatter…hahaha…mentre leggevo mi sembrava di vederti… :-)))
Però credo che la soddisfazione alla fine sia stata grande no? Una versione del piatto decisamente particolare!! 😉
Ps. A Riccione tutto bene..ci siamo divertite un sacco… :-)))
lacuisinetresjolie
26 Maggio 2013 at 9:49Bene bene.. sono felice che vi siate divertite.. 😉
Zonzo Lando
21 Maggio 2013 at 6:56Ammazza che impegno che ci hai messo! Bravissima! Beh il risultato ti dà assolutamente ragione 🙂 Un bacione cara!!!
Claudia
21 Maggio 2013 at 7:21Ah Clà.. O_O me stavo a svenì al solo pensiero della tua unghia! Stai a parlà con una che si affetta con il taglia carote a julienne e sta mezza svenuta sul divano mentre Ric presta il primo soccorso..ahahahaha.. Però tu.. nonostante la scena splatter.. ammazza che brava!!!! Deve essere buonissima.. e scelta ottima il pesce azzurro.. lo adoro.. sarde.. sgombri ecc.. Un abbraccio 🙂
Kappa in cucina
21 Maggio 2013 at 8:13Wow ma che meraviglia!!! sei bravissima! incrocio le dita per te e ti faccio un in bocca al lupo grandissimo per l'università!!! un abbraccio!!! buona giornata!
uncestinodiciliege
21 Maggio 2013 at 9:15Ma che bel piatto, complimenti sei stata molto brava.
In bocca al lupo per l'MTC!!!
Un forte abbraccio:)
Roberta
21 Maggio 2013 at 9:15Nooooo, quelle belle unghiette gialle affettate, un vero peccatooooo 😉
Scherzi a parte mi hai fatto ricordare quella volta in cui dovevo preparare la zuppa di funghi da portare a cena da amici e mi affettai il mignolo, talmente tanto che mi toccò andare al Pronto Soccorso a farmi mettere ben tre punti, te lo immagini??? Ma la testardaggine ripaga, io quella sera portai una zuppa meravigliosa come contributo alla cena, e tu hai fatto una Taieddhra veramente favolosa!
Brava!
Un bacio!!!!
lacuisinetresjolie
24 Maggio 2013 at 20:15ammappa.. io il prontosoccorso l'ho evitato, a posteriori dico che quasi quasi se ci andavo non facevo tanto male.. o forse mi ridevano in faccia (probabile..)
Siamo entrambe stoiche! non si lascia una ricetta a metà!:D
:**
Patrizia
21 Maggio 2013 at 10:27Che dire, per una che ama la Puglia (ho anche un cognatino pugliese doc adorabile!) con i suoi sapori ed i suoi colori (la prima volta che ho mangiato la tiella basere patate riso e cozze è stata estasi pura!) questo piatto è meraviglioso e tu lo hai eseguito magistralmente, unghia tagliata compresa :), che alla fine ha reso tanto simpatico il tuo racconto !
Complimenti carissima, davvero complimenti per l'ottima riuscita di questo piatto! Baci 🙂
Dani
21 Maggio 2013 at 10:45Il taglio finale, in effetti, potevi evitarlo (lo dico per il tuo dito poverello… ma purtroppo tra dita e lame c'è un feeling che noi umani non possiamo comprendere… :P). E comunque lo smalto giallo è moooolto carino (vedi tu cosa vado a notare nelle foto).
Lo sai che, mi vergogno a dirlo, non sono mai stata in salento (tranne da piccolissima e quindi non ricordo nulla). Voglio assolutamente andarci, ma anche quest'estate salta (ha vinto Creta… ma più per una questione economica…)
Baciotti
lacuisinetresjolie
30 Maggio 2013 at 16:09Ahahah! Certo, anche io avrei notato lo smalto;)
Anche tu vai a Creta! Fortunella:)
Un bacione!
daniela ferri
21 Maggio 2013 at 14:46eccato aver rovinato quel particolarissimo smalto giallo , che farebbe impazzire la mia Microba al solo vederlo ! 🙂
Scherzi a parte, mi dispiace per il tuo dito e ti ringrazio tantissimo per il tuo piatto, che ti ha portato via un po' di tempo da dedicare allo studio: sei stata bravissima e gentile.
A presto
Dani
lacuisinetresjolie
27 Maggio 2013 at 17:25Grazieeee! Vero che lo smalto è delizioso ? 🙂
Pinko Pallino
21 Maggio 2013 at 15:31Complimenti per la ricetta..e per essere sopravissuta!!
A presto!!
Cristian M
21 Maggio 2013 at 18:25Ciao Tantocaruccia,
mi fa piacere che la taieddhra ti abbia fatto pensare all'amicizia.
Bella la tua versione, apprezzo la pulitura in casa delle sarde (addirittura 86!), il rischio di rimetterci un dito e l'approccio con l'orata che confermo è veramente inquietante.
Grazie mille!
Cristian
elly
21 Maggio 2013 at 18:51Un post bellissimo, ironico, sentimentale, ricco di bontà! E sanguinario per giunta! Non ci manca proprio niente. E la ricetta … sei stata bravissima!!! La prova mtc è tosta, lo sappiamo tutti!!! E l'hai superata a pieni voti… Come spero per i tuoi studi! Un abbraccio!
๓คקเ
21 Maggio 2013 at 20:39Ti ho vista un po' come Rambo, mi piego ma non mi spiezzo, mi ferisco il dito ma continuo la strada nella giungla della Taieddhra e la porto a termine, costi quel che costi. 😀
E ti ho vista come Babette, che prepara un fumetto sapientemente profumato e sforna una Taieddhra degna della tavola di un re.
Ora ti vedo come la perfetta concorrente dell'MTC, una donna indomita che affronta ogni difficoltà con coraggio per giungere alla meta finale. 😀
Un bacione!!!
lacuisinetresjolie
30 Maggio 2013 at 16:07Grazieee! Ma che gentile, davvero! Ahahah.. mi sento un po' Rambo a volte, soprattutto in cucina..;)
Tiziana M
21 Maggio 2013 at 22:30anche io mi son tagliata un'unghia con un coltello la scorsa settimana.. fa un po impressione in effetti, io non riuscivo a lsciarmi il dito per guardarlo!! le sarde non mi piacciono però troco il mix di verdure molto molto buono, e forse li in mezzo anche le sarde diventano buone!!! molto bella la tua versione!! buono studio!
ps. moooolto inquietante l'orata 0.0!!!
baciooo
Babe - La Cucina di Babe
22 Maggio 2013 at 6:59Solo attraverso la foto pare quasi arrivi il profumo di quella meraviglia.
Hai tutta la mia stima per la pulitura del pesce. Io è una cosa che salto sempre alla grande e li compro già puliti.
Non glie la posso fare! 😀
Un bacione eh
mari ►☼◄ lasagnapazza
22 Maggio 2013 at 7:46Ahahah, la faccia finale è molto eloquente 🙂
Complimenti per aver superato tutte le difficoltà, per non esserti arresa e per essere riuscita a sfornare una taieddhra perfetta!
Cristina
22 Maggio 2013 at 13:14Ahahah, mi fai morire!
La faccia che hai messo alla fine spiega più delle parole! Però hai fatto un lavoro splendido con questo post, in bocca al lupo per l'MTC!
PS: mi piace il tuo smalto!! ^_^
Ennio
22 Maggio 2013 at 14:53Ho l'acquolina in bocca!!!! Complimenti per la ricetta e buona serata! 🙂
Federica
22 Maggio 2013 at 15:09Ahiaaaaaaaa! Mi hai fatto ripensare a quando l'anno scorso mi sono squartata anch'io un dito con i vetri di un vasetto rosso e manco a dirlo stavo preparando il pesce! Porterà sfiga?
Quello che è sicuro è che la tua taieddhra porta di molto parecchio buono 🙂 Un bacio, buona serata
Emanuela - Pane, burro e alici
23 Maggio 2013 at 9:00Insomma, è stata una vera avventura preparare questo piatto!…ma guarda che risultato! 😉
Un bacio cara e complimenti!
Giovanna
23 Maggio 2013 at 9:00Che bel post! Amicizia, sentimenti, cucina, buona cucina, studio.
Mi spiace per il dito, però la tua taieddra è un capolavoro, brava!
Un bacio
Anna Luisa e Fabio
23 Maggio 2013 at 11:33Mi piace questa versione cheap, per accostamento di sapori e di colori.
Bella la dedica all'amica. Spero l'abbiate mangiata assieme.
Fabio
Artù
23 Maggio 2013 at 20:03Ragazza mia complimenti, nonostante gli intoppi (e non pochi) sei stata bravissima a resistere e a portare a termine questa spettacolare presentazione!!!! ricetta super complimenti davvero!
Vale@Lattealcioccolato
24 Maggio 2013 at 16:59Hahahahah! L'immagine finale mi ha fatto morire! 😀
Dal tuo racconto sembra che tu sia andata in guerra: torni ferita, ma vincitrice 😀
In bocca al lupo per l'MTC 🙂
Baci :***
Alessandra Gennaro
24 Maggio 2013 at 18:02Bello, bello, bello, tutto bello. c'è il sentimento,c'è l'ironia, c'è la serietà nell'affrontare un piatto e la leggerezza nel raccontarlo, ci sono ingredienti favolosi, con abbinamenti centrati, c'è una realizzazione accurata, c'è lo spirito dell'mtc, dalla prima all'ultima riga del post… e c'è pure un dito mozzo: what else? direbbe il mitico george…
Bravissima,dico io- ma davvero davvero davvero….
lacuisinetresjolie
30 Maggio 2013 at 16:08Grazie Alessandra!
lalexa
25 Maggio 2013 at 13:56Beh beh… io una fetta di questa epica ricetta splatter la voglio eh! E la trovo pure belle 😉
In alto le forchette. Un bacio
lalexa
Maricruz
26 Maggio 2013 at 8:14Bella la ricetta e belle le foto. I piatti di pesce sono sempre salutari ma un po complicati da fare causa la pulizia accurata dalle spine. Bravissima
ondinaincucina
26 Maggio 2013 at 8:26che bella ricetta! le sarde sono ottime e dovremmo utilizzarle di più, se poi si abbinano verdure e il risultato è una bella terrina come questa, beh è fantastico!!!
simona
26 Maggio 2013 at 21:14oh mamma mia tesoro immagino la scena del taglio… purtroppo capita… io ormai non conto più le volte che per mia disattenzione mi "ferisco" e i pesce (detto tra noi) sarde comprese me lo faccio pulire, almeno quello! direi che nonostante tutto hai realizzato un capolavoro.. complimenti quindi per la tua versione…
Perdonami l'assenza ma sono tornata giovedì sera:)
un abbraccio dolcezza:*
Alice - Operazione fritto misto
27 Maggio 2013 at 9:05Arrivo qui dopo aver visto, sul blog di Claudia, la tua versione dello zuppone al caffè 🙂
Guardando il piatto direi che ne è valsa la pena tagliarsi un dito: attira me che non amo il pesce!
Complimenti (per il risultato, non per l'affettamento dito) 🙂
Alice
Barbara Froio
27 Maggio 2013 at 16:11Complimenti per lo zuppone al caffè e per questo piatto che mi ha proprio conquistata. E' da fare subito, anche perchè vedo che la preparazione non è difficoltosa, a parte la pulizia del pesce.A me non dispiace , non lo faccio mai fare dal pescivendolo.
sabry
28 Maggio 2013 at 10:15Beh, ottima versione! Le alici le trovo indicate per questo tipo sformato
Eleonora
29 Maggio 2013 at 8:10mi piace: soprattutto l'abbinamento sarde e patate!
La pulizia del pesce è lunga, per essere perfetta, ma ne vale la pena. sinceramente sono un pò schizzinosa su questo punto, infatti non me la faccio fare quasi mai dal pescivendolo e quand'anche mi dia dei pesci già puliti, li ripasso sempre, per eliminare ogni residuo. Spero che ora il tuo dito vada meglio.. 🙂
Mary
30 Maggio 2013 at 6:11Buonissima questa variante!
Complimenti per il blog.
Lasagna di sarde uvetta e pinoli | La cuisine tres jolie
27 Aprile 2015 at 8:19[…] procedimento di pulizia delle sarde lo avevo raccontato qui dove c’è anche un’immaginetta, se non lo avete mai fatto dateci un’occhiata! […]