Bonjour! Ritorno decisa a voltare pagina rispetto alla settimana scorsa, a fare di tutto per stare serena e a seguire il mio istinto per ogni decisione.. Di solito non si sbaglia così.. 🙂 Il mio nervosismo mi è costato molto in termini di concentrazione pre-esame e voglio fare in modo che non si ripeta più.
Questo fine settimana ho festeggiato il compleanno di mia madre, fatto lunghe chiaccherate con i miei famigliari, guardato una mezza partita col babbo, dormito molto, ascoltato la musica, guardato la neve, sperato che smettesse, poi domenica è venuto il sole e domani pioverà! (Io ne sono felice). Voglio riprendere presto anche le mie letture che da troppo tempo giacciono abbandonate.
Oggi la mia canzone è
questa, un classico di Modugno, me la riascolto a random per convincermi del ritornello…
Domenica ho anche lavorato un pochino in cucina. Questa conserva non potevo proprio fare a meno di farvela vedere perchè, fra quelle autunnali, è una delle migliori secondo me. Ottima con tutti i tipi di formaggi a pasta dura. Ho preparato anche delle meringhe natalizie che non vedo l’ora di farvi vedere, pronte per il prossimo post.
Ingredienti:
1 kg di zucca violina (senza buccia)
300 g di zucchero
buccia di un limone
succo di 1/2 limone
zenzero (possibilmente fresco, 5 cm di radice)
2 bicchieri d’acqua
Tagliamo la zucca a cubetti e mettiamola in una pentola con lo zucchero, la buccia di limone grattugiata, il succo di limone, lo zenzero sbucciato e tagliato a julienne (se non lo avete va bene anche un cucchiaio di quello in polvere) e i bicchieri d’acqua.
Facciamo cuocere a fiamma medio-bassa mescolando di tanto in tanto e teniamo sempre la pentola semi-coperta. La confettura è pronta quando la zucca si disfa. Passiamola col passaverdura creando una purea.
Riempiamo i vasetti e capovolgiamoli per creare il vuoto.
Questo fine settimana sono poi tornata a casa e ho trovato la ghirlanda sulla porta, alberello e presepe/i. Mia madre ha una gran passione per i presepi e oltre a quello canonico, nel periodo di Natale, a casa mia, spuntano sacre famiglie un po’ in tutti gli angoli.
Vi faccio vedere quello principale che secondo me è davvero bellissimo, anche se le foto non gli rendono giustizia al meglio. E’ stato fatto in una piccola serra soprammobile ed è pieno di piante grasse e di rametti reperiti in montagna.
Le statuine sono antiche, in gesso, del presepe della casa di mio babbo quando era bambino (anni Sessanta, forse prima). Mentre i rami della capanna sono pezzi di legno reperiti sulle Dolomiti quando eravamo piccole e facevamo diversi giri in montagna.
Le piantine grasse sono piante di un vaso della mia bisnonna (anche loro hanno molti anni).
Le casette con i tetti in sughero invece sono una delle cose più recenti. Sono state acquistate a un piccolo mercatino di beneficenza di qualche anno fa dalla bancarella delle mie cugine (opera dello zio).
Per oggi vi lascio, a presto puffette :**
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