Ho aspettato fino a ieri sera tardi per scrivere questo post. La giornata è finita finalmente, l’ennesima giornata faticosa. Ma quando finiscono i nervosismi? Sono un po’ stanca di tutto e sono anche stanca di lamentarmene. Ho iniziato mille volte questo post ieri ma non sapevo proprio dove andare a parare e mi sono fermata un sacco di volte. Non è da me.
Del resto non è nemmeno giusto lamentarsi, le mie lamentele non nascono da problemi grossi ma da piccoli pensieri che però sono come tarli. Devo imparare a crescere anche io e a dare il giusto peso alle cose. Cose che, sto imparando, non sono mai come ce le si aspetta.
Scusate per queste parole al vento, se dovessi spiegarvi tutti i motivi che mi portano a stare così non basterebbe un post intero. Notavo che dove mi giro ci sono persone con lo stato d’animo simile al mio.
Sarà il periodo? Forse la fine del mondo…
Ho deciso che il 21 dicembre, per la fine del mondo, devo andare a ballare. Se il mondo deve davvero finire il 21 io voglio essere in un momento danzante:) Ragionavo che molti fra i momenti più belli della mia vita, o comunque molti degli stati d’animo più positivi li ho vissuti sulle piste da ballo (nonostante io non sia una danzatrice di tecnica fina), sarebbe quindi un peccato non chiudere in bellezza la permanenza nel mondo (per chiarezza io NON credo che il 21 ci sarà la fine del mondo, è una scusa come un’altra per parlarvi della musica e dei miei propositi, quelli leggeri).
E’ strano a dirsi ma certe volte una bella canzone, la compagnia giusta e poco altro bastano per scacciare via tanti pensieri.
Del resto se il ballo è uno degli istinti primordiali dell’uomo ci sarà un perchè no?
Vi ho tediato abbastanza con le mie ciacole, veniamo a quello che è (ancora) il motivo principale per cui la cuisine esiste, cioè, appunto, le sperimentazioni in cucina.
Oggi ve ne presento una molto ben riuscita. Copiata da La cuoca dentro che a sua volta l’aveva copiata da I dolci nella mente (è un passaggio di testimone, io ho tolto un paio di spezie perchè proprio non le ho trovate).
Se volete delle versioni carine e decorate non esitate ad andare a visitare i loro blog. I miei biscotti, essendo prove tecniche sono grezzi (anche perchè, a dirla tutta, nell’appartamento da fuorisede non sapevo come farla e come applicarla la glassa). Dato però il risultato, davvero molto soddisfacente, penso che li userò a Natale. A me piacerebbe appenderli all’albero, se non sarà possibile saranno parte dei regalini.
250 g di farina 00
60 g di miele (io di acacia)
80 g di burro
70 g di zucchero di canna
90 ml di acqua
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 pizzico di sale
Versarsiamo in un pentolino l’acqua, il miele, lo zucchero e le spezie e portare a bollore. Aggiungiamo a questo punto il burro a pezzetti e spegnamo il fuoco. Mescoliamo finchè non sarà completamente sciolto.
In una ciotola setacciamo la farina col sale e il bicarbonato e aggiungiamo il composto. Amalgamiamo bene. Risulterà un composto morbido. Copriamo con la pellicola, facciamo raffreddare e mettiamo in frigo a riposare per 6-7 ore (la ricetta originale era per una notte intera).
A questo punto prendiamo una palla di pasta e facciamo una sfoglia su un piano infarinato, sottile 3 mm circa (l’originale doveva essere di 2). Ricaviamo i biscotti con le formine.
Sistemiamo in una teglia foderata e inforniamo a 190° per circa 10-12 minuti (se i biscotti sono sui 2 mm anche meno), quindi sforniamo e facciamo raffreddare. Procediamo in questo modo fino ad esaurimento dell’impasto.
Vi lascio bimbe, oggi con una canzone. Non da ballare ma da ascoltare. Ieri un caro amico me l’ha consigliata ed è stato amore a primo ascolto. Vasco Rossi – Io perderò
A presto!
Partecipo anche io al giveaway di Vaty.. Dolce e carina, gli ultimi giorni mi ha anche aiutato a risolvere alcuni problemini informatici, grazie davvero!
Partecipo nella sezione “candeline segnaposti”.
.jpg)
Lascia un commento