Questo post contiene contenuti incazzosi e altamente lamentosi.
Astenersi dalla lettura yuppy, oche giulive, principesse sul pisello e chiunque altro che ritenga di non voler farsi rovinare la giornata.. Ecco magari passate direttamente alla ricetta và, quella merita..
Non sono per nulla tranquilla. Anzi sono proprio arrabbiata. Da venerdì, quando il mio parrucchiere ha combinato un disastro. Ne parlo più possibile perchè il problema diventi piccolo, anche se forse sortisce l’effetto contrario. Ho la fortuna che i capelli crescono molto in fretta, quindi ora spero solo che il mio taglio si risistemi da solo.
Ma torniamo al discorso primo. Pensavo a una cosa. Ci sono un sacco di persone mi definiscono una “persona a posto, tranquilla”. Evidentemente pensano di fare un complimento. E’ una cosa che mi sento dire molto spesso: “sì sei carina, tranquilla”. Ma che cavolo vuol dire? Come fai a dire che sono tranquilla dopo che ti ho raccontato per un paio d’ore di tutto quello che faccio, tutte le mie passioni, tutti i miei fremiti, tutto quello che mi fa sgambettare?
I casi sono due. O gli esemplari con cui ho a che fare non ascoltano (molto probabile), oppure semplicemente sono affetti da analfabetismo funzionale (incapacità di capire un “testo”). O forse entrambe le cose. Ora mettiamolo bene in chiaro. Se pensavi di avere a che fare con una pazza sclerotica, sì sono tranquilla. In caso contrario no. Sono proprio il contrario.
Dite che esagero? Possibile. Mica che cerchi gente che mi dica quanto sono brava, anzi, apprezzo anche chi, quando parlo di blog o del mio tempo libero impegnato, mi chiede “ma chi te lo fa fare?”,
Chi non mi ascolta mi innervosisce. E basta.
Passiamo ora alle cose importanti. Quando
Claudia mi ha estratta per il “
Tu come cucineresti..” di maggio, diciamo che non mi sono stupita. Mi ha fatto molto piacere, ma, non so bene come spiegarlo, era come se lo sapessi già. Ho apportato delle modifiche al suo
zuppone che penso lo abbiano reso un piatto abbastanza diverso.. Uguale a lei il pan di spagna, personalizzata la crema, e leggermente la bagna (lo sapete che mi piacciono i piatti alcolici!).
Già una volta avevo preparato un piatto suo,
qui, quando il blog era molto giovane e mi era piaciuto un sacco! Poi quando l’ho vista a Roma ho avuto la conferma che Claudia è una ragazza “di sostanza” romana doc, genuina e piacevole, quindi fare questa cosa collaborando col suo blog mi ha fatto molto felice!
Ingredienti (vi ricopio la versione di Claudia con le mie modifiche e i miei ridimensionamenti. Con questa quantità mangiano il dessert almeno 6 persone tranquillamente, a me è rimasto un po’ di pan di spagna):
Per il pan di spagna (per una tortiera da 28 cm di diametro)
- pesate 3 uova con il guscio
- stesso peso di farina o per dolci
- stesso peso di zucchero semolato
- 12 g di lievito
Per la crema pasticciera all’amaretto:
- 750 ml di latte parzialmente scremato
- 70 g di zucchero semolato
- 1 uovo
- 1 tuorlo d’uovo
- 200 g di amaretti sbriciolati
- 1 cucchiaio abbondante di liquore nocino
- 30 g di farina
Per la bagna:
- caffè non zuccherato
- poca acqua
- due cucchiai di nocino
Per guarnire:
- amaretti sbriciolati
- amarene (possono essere omesse)
Preparazione:
Preparate il pan di spagna: Sbattete con le fruste elettriche (o a mano)le uova con lo zucchero per alcuni minuti finché avremo un composto gonfio e chiaro. Unite a pioggia la farina e lavorate ancora qualche minuto. Aggiungete infine il lievito e sbattete ancora 2 o 3 minuti. Versate nella teglia foderata di carta forno ed infornate in forno già caldo a 180° (ventilato) per circa 25 minuti (fate sempre la prova stecchino). Sfornate e fate raffreddare del tutto.
Preparate la crema: Bollite il latte. In un tegame mescolate con una frusta le uova ed il tuorlo con lo zucchero finchè saranno chiare e spumose. Amalgamate anche gli amaretti sbriciolati, il nocino e la farina. Unite il latte bollente ed amalgamate. Rimettete sul fuoco, rimestando continuamente e quando riprenderà il bollore, la crema sarà fatta. Spegnete e fate freddare.
Per la bagna: allungate il caffè con un pò di acqua e liquore.
Composizione: Tagliate il pan di spagna prima a metà nel senso della lunghezza e poi ricavate tanti bastoncini (tipo savoiardi), passateli velocemente nella bagna ed adagiateli in una pirofila. Versate metà della crema e livellate bene. Adagiate un’altro strato di bastoncini di pan di spagna inzuppati e terminate con la crema. Guarnite con amaretti sbriciolati e, se vi piacciono, amarene. Mettete in frigo per qualche ora.

Per fare una cosa abbastanza fica potete decidere di preparare per i vostri ospiti delle coppe come queste. Fanno sempre la loro figura..
A presto!!!
Lascia un commento