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I miei libri di cucina, parte 2: gli insospettabili

Questo secondo articolo sui miei libri di cucina è dedicato agli “insospettabili”, ovvero quei libri che non ti aspetteresti che una come me li conservi, o almeno non tra gli utili, ma che invece sono lì… e pure utilizzati…  😀

A casa cucino un po’ di tutto, qualche classico ogni tanto lo pubblico pure, anche se preferisco sempre cose un po’ più nuove, quindi libri sui grandi piatti italiani e sulla cucina della nonna, poi libri di cucina da chef, che mi interessa tanto ma che pratico poco, tutto il mondo dei drink e, forse l’unico di questo gruppo decisamente “sospettabile” Yotam Ottolenghi e Sami Tamimi, con la loro cucina Mediorientale, ma soprattutto con i loro racconti su una delle città più magiche e suggestive del mondo: Gerusalemme. 

 

L’Italia dei sapori:

questo libro mi è stato regalato. La cosa interessante è il fatto che sono spiegate varie ricette tipiche ma anche con vari gradi di difficoltà, ci sono tante cose semplici che si possono tranquillamente tenere come piatto jolly di quando abbiamo voglia di far presto o poca voglia di pensare a qualcosa di elaborato. La chicca sono le foto, decisamente belle e d’effetto, con qualche foto di paesaggio qua e là che fa venire voglia di viaggiare per l’Italia.

Le ricette della nonna

Questo volumetto mi è stato regalato da colui-che-per-primo-assaggia-i-miei-piatti col chiaro messaggio di “più nonna, meno esperimenti, grazie.” E a volte, devo ammettere, lo capisco anche…  😛  come il libro di prima ha delle idee interessanti sulla cucina casalinga e credo che questo inverno prenderò qualche spunto per quelle ricette a cotture lente tipo arrosti, brasati, stufati, che preparo poco ma sui quali vorrei affinare la tecnica.

Manuale del barman

Questo libro invece era proprio di proprietà di colui-che-per-primo-assaggia-i-miei-piatti, ma mai utilizzato, per questo me ne sono impossessata. Quando ho iniziato a leggerlo ho comprato subito rum e vodka per avere due buone basi da cui partire. Poi in effetti ho preparato solo un bloody mary e una volta un daiquiri, ma ciò non mi toglie il buon proposito di rimettermi a studiare appena ci sarà occasione.

Carlo Cracco – Sapori in movimento

Uno dei tanti libri dello chef televisivo amato e odiato.. Ma cosa me ne faccio io di questo libro? In realtà diverse cose. Innanzi tutto mi aiuta a capire come lavora uno chef e ad apprezzarne di più il suo lavoro. Poche volte ho copiato dei piatti pari pari (e con risultati discutibili) ma ho preso diversi spunti. Tra questi sicuramente l’uovo, tuorlo marinato o fritto che è uno dei miei “mai-più-senza”.

Jerusalem – Yotam Ottolenghi, Sami Tamimi

Uno degli ultimi arrivati nella mia libreria, questo libro è davvero sorprendente. Un connubio di ricette di Gerusalemme, scritte un po’ da un ebreo e un po’ da un arabo, accomunati da un grande amore per la loro terra e per i loro sapori. Non tutte le ricette sono di immediata comprensione, soprattutto per palati occidentali come i nostri, ma questo libro è davvero pieno di suggestioni per ricette nuove e per sapori inediti. Non vedo l’ora di iniziare a sperimentare.

Dalla mia libreria per ora è tutto. Qui trovate l’articolo sui libri di cucina indispensabili, almeno per me  🙂

A presto!

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